Le ricette
L'elenco completo dei primi:
Pesto trapanese
Ingredienti
3 spicchi d’aglio
25 gr. di mandorle
250 gr. di pomodoro fresco e maturo
olio d’oliva
sale
basilico
Preparazione
Sminuzzate pomodoro, aglio e mandorle con un coltello affilato. Aggiungete a crudo olio basilico e sale. Fate cuocere la pasta (preferibilmente busiate) e conditela con il pesto senza padellare. In alternativa il pesto può essere spalmato sul pane abbrustolito poco tempo prima di servirlo come una bruschetta.
Attenzione: olio, aglio e mandorle possono essere sminuzzati nel frullatore, per il pomorodo sarebbe più opportuno il passapomodoro. Anticamente tutto era pestato a mano nel mortaio.
Quando un prodotto alimentare o una coltivazione caratterizzano fortemente un territorio, è inevitabile che prima o poi esso finisca sopra un piatto di pasta, non di rado sottoforma di pesto. Il proliferare di questi tipi di pesto è tale da fare dimenticare che per antonomasia il pesto è quello genovese, a base di pecorino, aglio e basilico. In Sicilia si trovano diverse versioni, dal "pesto al pistacchio di Bronte" al "pesto usticese" a base di capperi. Il pesto trapanese è una denominazione moderna per un vecchio piatto chiamato semplicemente pasta cull'agghia (pasta con l'aglio).
Il confine tra il pesto è il patè è molto sfumato, non di rado quindi in Sicilia può capitare di trovare serviti su crostoni di pane i patè d'olive, il pesto di melanzane e anche il pesto trapanese.
Nella ricetta sono consigliate le busiate che sono un tipo particolare di pasta fatta in casa, il cui nome deriva dai busi, ossia i ferri da calza o le forcine per capelli attorno ai quali venivano arrotolati.
Il pesto alla trapanese è sostanzialmente identico ad un altro piatto tipico siciliano, la pasta alla carrettiera, dalla quale differisce solo per la presenza delle mandorle tritate.