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Il litorale ionico della provincia di Messina si caratterizza per la coltivazione del Limone Interdonato Messina, “frutto fino o speciale”, ottenuto dall’ibridazione naturale tra un clone di cedro e un clone di limone e apprezzato in tutti i mercati nazionali ed internazionali.

La produzione che avviene dal mese di settembre ad aprile, riguarda i territori comunali di Messina, Scaletta Zanclea, Itala, Alì, Alì’ Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Fiumedinisi, Pagliara, Mandanici, Furci Siculo, S.Teresa di Riva, Letojanni, S. Alessio Siculo, Forza D’Agrò, Taormina e Casalvecchio Siculo; Giardini Naxos e Savoca.

Il limone come pianta ornamentale e per il consumo locale in Sicilia ha ormai una storia millenaria, la sua presenza risale infatti al periodo bizantino-arabo. Si può cominciare a parlare di limonicoltura, come comparto economico vero e proprio, solo dopo la metà del sec. XVI, quando i prodotti agricoli siciliani divennero strategici per l’approvvigionamento delle truppe di Carlo V, impegnato nella lunga guerra per l'egemonia in Europa.

La storia del «Limone Interdonato», ha inizio nel 1875 quando l'eroe dell'epopea garibaldina, il colonnello Giovanni Interdonato, selezionò questa particolare cultivar i cui frutti si distinguevano per il periodo di maturazione precoce, le dimensioni elevate, forma allungata e cilindrica, con umbone conico, discreto contenuto in succo, buccia molto liscia e colore giallochiaro, che gli valsero la denominazione anche di "limone speciale" o "fino". Così già nel XIX sec. è il «Limone Interdonato» a dare il proprio volto al paesaggio dell'intera fascia ionica della provincia di Messina, che acquista la nomea di "terra dai giardini sempre verdi"; e l'economia, le abitudini, influenzandone la composizione sociale, le vicende, la cultura, i riti, le tradizioni, i ritmi di vita.

Il «Limone Interdonato Messina» ha colonizzato e caratterizzato in modo naturale l’areale ionico messinese, che si contraddistingue per particolari e peculiari elementi pedologici, orografici, climatici e ambientali. Grazie a tali caratteristiche il «Limone Interdonato Messina» presenta un frutto invernale con un ritmo di accrescimento molto elevato e un periodo di maturazione molto precoce, che consente la sua immissione al consumo già da settembre sfruttando i vantaggi economici derivanti dall’assenza di offerta di prodotti sostituibili.

Per tale motivo la coltivazione del «Limone Interdonato Messina» riveste tuttora una grandissima importanza sociale ed economica per tutto il territorio. I profili pedologici sono in prevalenza di tipo alluvionale, risultando estremamente fertili sotto il profilo agricolo. Sotto l’aspetto idrologico è da porre in evidenza la diffusa presenza di torrenti di cui solo alcuni rivestono una certa importanza ai fini irrigui, mentre gli altri assumono carattere torrentizio solo eccezionalmente in presenza di forti precipitazioni. Il clima è quello tipico temperato con inverni miti ed estati siccitose e una particolare rilevanza assume la ventosità caratterizzata da venti dominanti di maestrale, libeccio e di scirocco.

Il frutto ha forma tipicamente ellittica con umbone pronunciato e cicatrice stilare poco depressa e buccia a grana molto fine (limone fino).

È ricco di succo con un elevato valore di vitamina C. Particolarmente apprezzato nei Paesi dell’Europa occidentale, il suo sapore poco acidulo ne consente il consumo fresco, sia in bevande che in insalate.
superare i 30 giorni dalla raccolta.

I luoghi

Limone Interdonato IGP

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